L’esercizio 2023 si chiude con un utile netto pari a 1,69 milioni di euro e con ricavi operativi che si mantengono al di sopra dei 50 milioni di euro (53,70 milioni rispetto ai 52,33 milioni del 2022), nonostante il perdurare di uno scenario globale caratterizzato da minacce ed incertezze, dalla prosecuzione del conflitto Russo-Ucraino, allo scoppio della guerra in Palestina, che sta impattando, fra l’altro, sulla scelta delle compagnie marittime in merito alle rotte su cui far muovere le merci dal Far East all’Europa, con il forte ridimensionamento del numero di navi transitate dal Canale di Suez sin dagli ultimi mesi del 2023.

La Società ha reagito alla spinta inflazionistica determinata dall’impennata dei costi dell’energia subita nel 2022 grazie agli adeguamenti tariffari che le hanno consentito di recuperare almeno in parte il pesante incremento dei costi di acquisto dei beni e servizi. D’altro canto, nell’attuale periodo di contrazione del traffico combinato, ha deciso di investire sull’upgrade tecnologico dei propri mezzi di movimentazione con il progetto Industria 4.0, finalizzato all’ottimizzazione della gestione operativa delle attività di handling, con lo scopo di incrementare la propria efficienza interna e il livello di servizio offerto alla clientela. A fronte di tali investimenti, la Società ha beneficiato di un contributo in conto investimenti da parte dello Stato, fruibile in tre esercizi attraverso il meccanismo del credito di imposta.

Oltre al progetto Industria 4.0, la Società ha proseguito nella realizzazione degli ulteriori investimenti deliberati nel 2022, pari a 9 gru semoventi, che beneficiano di un contributo dell’ex MIMS (ora Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) pari al 48,53% del costo di acquisto dei mezzi, 5 delle quali sono state consegnate nell’ultimo trimestre del 2023 e le cui ulteriori 4 sono previste nel corso del 2024.

A livello organizzativo, è proseguito l’ampliamento dell’organico della Società (+27 FTE rispetto all’esercizio precedente), in particolare tramite la stabilizzazione delle risorse che nel corso del 2022 operavano con contratti di somministrazione.

Nel 2023 sono state completate le attività per ampliare il catalogo delle prestazioni offerte alla clientela, con particolare riguardo ai servizi doganali accessori alla gestione del traffico marittimo nel terminal di Verona Quadrante Europa, che si è aggiunto così ai 4 impianti di Marzaglia, Segrate, Bari e Bologna dove tali servizi sono stati attivati già nel 2022 a fronte dell’ottenimento della qualifica di AEO (Authorised Economic Operator).

L’incremento dei ricavi operativi (+3%) rispetto al 2022 e un indice EBITDA/ricavi operativi che si attesta sopra il 10% (10,94%) rappresentano elementi che danno atto degli obiettivi di sviluppo posti a base dell’attività del 2023 e destinati a creare valore e domanda negli esercizi a venire.

PRINCIPALI DATI ECONOMICI, PATRIMONIALI E FINANZIARI
  migliaia € migliaia € migliaia €  
  2023 2022 Variazione %
Ricavi operativi 53.700 52.329 1.371 3%
Costi operativi 47.819 45.648 2.171 5%
Margine operativo lordo (EBITDA) 5.880 6.681 -801 -12%
Risultato operativo (EBIT) 2.912 3.385 -473 -14%
Risultato netto 1.692 2.137 -445 -21%
  31.12.2023 31.12.2022 Variazione %
Capitale investito netto (CIN) 24.520 23.287 1.233 5%
Mezzi propri (MP) 29.413 27.722 1.691 6%
Posizione finanziaria netta (PFN) -4.893 -4.434 -459 10%
Investimenti dell'esercizio 4.375 2.256 1.849 73%
Flusso di cassa complessivo generato/assorbito nell'esercizio 445 -2.080 2.525 121%
PRINCIPALI INDICATORI ECONOMICI
  2023 2022
EBITDA MARGIN (EBITDA/RICAVI OPERATIVI) 10,94% 12,75%
ROS (EBIT MARGIN) 5,42% 6,46%
COSTO DEL PERSONALE/RICAVI OPERATIVI 23,00% 23,00%

Bilancio di esercizio